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lunedì 28 novembre 2016

Elogi e Rimproveri

Un re che camminava per un paese roccioso, si arrabbiò e disse: ‘Ordino che tutte le mucche vengano uccise per farne dei tappeti per ricoprire tutto il paese’. I saggi del luogo si riunirono e gli risposero: ‘Faremo come sua altezza chiede: uccideremo dieci mila mucche e conceremo le loro pelli, e fra dieci anni avremo tappezzato tutto il paese così da non causare il dispiacere del nostro re’. Ma ecco che un buffone si fece avanti, e dopo aver chiesto il permesso del re, intervenne: ‘Perché non uccidere una sola mucca, e con il cuoio ricavato non farne delle scarpe?’. Fu così che il re imparò come fosse meglio cambiare se stesso che cercar di cambiare il paese intero


Oggi vi presentiamo la prima proposta operativa: no ai rimproveri, si agli elogi, tratto dal libro Guida Pratica alla Gestione della Classe con tecniche di PNL”.
La tecnica si basa su alcuni principi psicologici a tutti noti:
  • Tutti amano essere elogiati per i propri sforzi;
  • Sostegno e incoraggiamento danno un valore e rinforzano il proprio impegno;
  • A nessuno piace essere rimproverato, specialmente davanti agli altri;
  • I rimproveri generano chiusura e astio;
  • I bambini vogliono piacere agli adulti;
  • Gli elogi se sinceri, specifici e meritati sviluppano l’autostima.

È stato dimostrato che il bambino e più portato a migliorare il suo comportamento se, insieme ai rimproveri, riceve molte lodi. Le lodi, intatti comunicano al bambino che gli si vuole bene, rafforzano la sicurezza in se stesso e lo invogliano a fare meglio. Ma attenzione. Perché siano efficaci devono possedere precise carrieristiche:
devono essere
  •         sincere,
  •          meritate,
  •          specifiche,
  •          fatte davanti ad altre persone.

Se il nostro obiettivo è diventare il leader della classe, utilizzare la tecnica del “No ai rimproveri, Si agli elogi” può esserci di aiuto.
L’elogio, se ben strutturato, ha effetti positivi nella persona che li riceve: a livello emotivo generano emozioni piacevoli e gratificanti, a livello fisico innescano cambiamenti (posturali, espressivi, fisiologici). Queste sensazioni positive vengono collegate (si crea un’ANCORA direbbe la PNL) alla persona che ce le fa provare.

Lo stesso processo di ancoraggio si attiva nel momento in cui si ricevono dei rimproveri (specialmente se mal formulati) e le sensazioni negative, l’astio, il risentimento vengono ancorate alla persona che queste sensazioni ha generato.

La domanda che spesso ci fanno è “Ci state dicendo che non bisogna mai rimproverare?” No, non stiamo dicendo questo. Ci sono situazioni in cui il rimprovero è necessario, più avanti lo chiameremo Feedback e vi daremo indicazioni su come dare un feedback efficace. Per ora sappiate che, nel caso in cui il rimprovero sia necessario, è bene sottolineare inizialmente gli elementi positivi e poi definire le nostre aspettative utilizzando la congiunzione “e” piuttosto che “ma”.

Esempio:
Rimprovero sbagliato:

Alessio, quante volte devo dirti di non girarti a chiacchierare mentre spiego??!!!

OPPURE:
Alessio, nelle ultime settimane sei stato attento in classe ma adesso stai chiacchierando troppo.

Esempio di rimprovero corretto:

Es. Alessio, ascoltami un attimo: nelle ultime settimane sei stato attento in classe. L’ho molto apprezzato e sono convinto che dopo queste mie parole tornerai a comportarti in maniera corretta….

PROPOSTE OPERATIVE

  • Elencate 10 caratteristiche positive di ogni vostro alunno
  • Fate 3 complimenti al gruppo classe per ogni ora di lezione. OSSERVATE E ANNOTATE le reazioni nell’arco di una settimana
  • Fate un complimento specifico a 3 diversi studenti per ogni ora di lezione. OSSERVATE E ANNOTATE le reazioni nell’arco di una settimana
  • Assegnate un’esercitazione scritta e poi passate, banco per banco, ed esprimete un apprezzamento sincero e meritato ad ogni studente
  • Elencate 10 caratteristiche positive di un alunno difficile da gestire
  • Elogiate davanti a tutta la classe gli alunni con difficoltà comportamentali quando stanno in silenzio oppure si applicano in qualche attività
  • Se dovete rimproverare un alunno iniziate con un elemento positivo e utilizzando la congiunzione “E” collegate l’elogio con il richiamo (nei termini di cosa ci si aspetta da lui).


Attraverso queste attività stiamo lavorando contemporaneamente ai seguenti passi chiave del metodo Golden5
1.2. Attenzione: Fare attenzione e elogiare davanti all’intera classe un comportamento positivo, o quello che si vorrebbe incoraggiare negli allievi.
1.3. Prendere l’iniziativa: Risolvere i problemi a un ”basso livello” (privatamente, a bassa voce, andando vicino al ragazzo che disturba, parlando con lui prima o dopo la lezione)
1.8. Tempismo: Affrontare i problemi il più presto possibile.

1.11. Rompere i circoli viziosi: Rilevare i modelli di comportamento tra i ragazzi, o tra docente e i ragazzi, che si stanno strutturando e che danneggiano la lezione, e cercare di romperli facendo qualcosa di diverso da ciò che si fa normalmente.

2 commenti:

  1. Buongiorno, oggi parliamo di elogi e rimproveri. Che utilità hanno nella gestione della classe? Come utilizzarli in modo efficace?
    Cercheremo di rispondere a queste domande.
    Nell'articolo sono presenti alcune proposte operative, vi invitiamo a fare esperienza. Noi rimaniamo disponibili per rispondere ad ogni dubbio e confrontarci con voi.
    Sfruttataci
    Buon lavoro

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  2. Un suggerimento prima di mettervi alla prova in classe: fermatevi per 5 minuti e cercate di ricordare l'ultima volta in cui siete stati rimproverati per qualcosa. Come vi siete sentiti? Quali pensieri si sono attivati? Come vi siete comportati?
    Ora provate a fare lo stesso esercizio pensando all'ultima volta in cui avete ricevuto un elogio sincero...come vi siete sentiti? fisicamente cosa è successo? che postura avete assunto? per quanto tempo quelle emozioni vi hanno accompagnato?

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